Protossido d’azoto, anestesia locale e sedazione cosciente

Protossido d'azoto

protossido d' azoto contro paura del dentistaProtossido d’azoto e anestesie tradizionali

L’associazione dentista-dolore

Pur di evitare la paura del dentista, a molti pazienti non importa il tipo di anestetico usato: dal protossido d’azoto all’anestesia generale va tutto bene pur di risparmiarsi il dolore e l’ansia collegata.

Quante volte i pazienti prima di un intervento chirurgico  mi chiedono: “Dottore , non potrebbe darmi qualcosa in modo che dormo e quando mi sveglio è finito tutto?”

Il problema principale nel rapporto tra dentista e paziente riguarda infatti la preoccupazione derivante dalla figura del dentista associata al dolore per qualunque tipo di intervento si abbia bisogno.

Il problema dell’ansia e dello stress di un intervento di chirurgia orale, anche il più banale, rappresenta spesso un ostacolo che in alcuni casi diventa insormontabile.

Si tratta di un retaggio culturale delle generazioni precedenti che di fatto, me compreso, hanno dovuto sopportare in maniera ingiustificata delle vere e proprie torture!

Protossido d’azoto contro l’ansia

Come parte del rinnovamento del settore dentario, ultimamente ha avuto un enorme sviluppo una tecnica di sedazione già conosciuta nel passato che è stata notevolmente migliorata mediante degli strumenti che premiscelano i dosaggi del principio attivo: si tratta del protossido d’azoto o gas esilarante.

Il protossido d’azoto, presenta grandi vantaggi, primo fra tutti elimina l’ansia dell’intervento e, cosa non banale, permette di riprendere ogni funzionalità a poco tempo dalla conclusione dell’intervento.

Com’è noto, infatti, una tradizionale anestesia locale presenta l’inconveniente di venire smaltita con una certa lentezza, sebbene abbia raggiunto del livelli molto alti, che di fatto hanno reso possibile interventi che in passato avvenivano in anestesia generale.

Quello che invece risulta un ostacolo permanente con l’anestesia locale, ma non con il protossido d’azoto è l’ansia causata dal timore di provare dolore o dall’incognita di un intervento chirurgico che ci tocca sempre nel profondo.

 

Eliminazione del doloreprotossido d'azoto somministrazione

Protossido d’azoto: tutti i vantaggi del suo utilizzo

L’azione del protossido d’azoto a livello cerebrale è ancora sconosciuta, ma il risultato è quello di ridurre l’ansia producendo un grado di euforia.

Un ulteriore vantaggio del protossido d’azoto è dato dalla riduzione della salivazione e del riflesso del vomito, fattori che favoriscono la collaborazione durante l’intervento chirurgico.

Il gas esilarante viene miscelato con ossigeno in una concentrazione dipendente dal peso, dall’età e dalla corporatura del paziente.

Un elemento vantaggioso a livello economico è che non necessita della presenza di un anestesista e può essere gestito benissimo dall’odontoiatra.

La sedazione col protossido d’azoto si induce in 5 minuti e si smaltisce facendo respirare ossigeno puro per altri 5 alla fine dell’intervento.

Il paziente può legalmente guidare dopo l’intervento e svolgere le normali attività lavorative.

L’uso di questo tipo di sedazione è di particolare utilità nei bambini, che da sempre denotano una scarsa collaborazione o in pazienti fobici.

L’odontoiatra, per poter usare la sedazione con il protossido d’azoto deve fare un corso specifico e deve avere in studio un defibrillatore semi automatico.

Tutte queste sono dotazioni oggi presenti in moltissimi studi dentistici che permettono di avvicinare sempre più l’utenza alle necessità dell’operatore

 

anestesia locale e protossido d'azotoAnestesia Locale in odontoiatria

Il problema maggiore dovuto all’ansia dell’intervento chirurgico consiste nel fatto che spesso i pazienti, il giorno prima dell’intervento, soffrono di insonnia e giungono in studio già stressati.

Tutto ciò non favorisce l’operatore e genera nel paziente un vissuto negativo.

Da qui la necessità di associare all’anestesia locale anche un ansiolitico.

Nei casi più semplici bastano delle gocce di benzodiazepina 20 minuti prima dell’intervento; sono farmaci che riducono l’ansia e inducono una certa sonnolenza.

Si smaltiscono nelle ore successive ed è sconsigliata la guida da parte del paziente che deve essere accompagnato a casa.

Per molte persone questa necessità rappresenta un problema, motivo per il quale in diversi casi è preferibile l’uso del protossido d’azoto.

La sedazione cosciente

Negli interventi più complessi o di durata superiore alle 2 ore si preferisce ricorrere alle cure di un anestesista, piuttosto che alla semplice anestesia locale.

Il collega provvede a preparare e dosare in vena un cocktail di farmaci dietro monitoraggio di cardiofrequenzimetro, avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari ad una sedazione anche più profonda.

In questo caso il paziente, anche in fase di semi incoscienza, riesce sia ad eseguire comandi basici che riceve, che a rispondere a gesti alle stimolazioni ed alle domande.

Nel post operatorio soffrirà di amnesia retrograda, il che genera un vissuto positivo che è di supporto per ulteriori reinterventi.

Sostanzialmente egli dimenticherà tutto quello che è successo, anche se per caso avrà patito stimoli dolorifici.

Un elemento negativo consiste nel costo di un altro professionista,e dal fatto che per tutta la giornata il paziente non sarà in grado di svolgere il lavoro o guidare in quanto sottoposto a farmaci psicotropi in vena.

 

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