Impronte dentali digitali: il disagio è finito

impronte dentali digitali

impronte dentali Le impronte dentali digitali sono state per lungo tempo una chimera che attraeva tanto i professionisti quanto i pazienti che desideravano un metodo meno fastidioso per la rilevazione della conformazione della propria bocca.

Le impronte dentali digitali come parte della rivoluzione tecnologica del settore

Finalmente la tecnologia per le impronte dentali digitali

Moltissimi pazienti, sia bambini che anziani, sono in apprensione quando si verifica la necessità di rilevare delle impronte dentali e proprio questa è stata la ragione che ha spinto la ricerca fino ad ottenere la possibilità di effettuare impronte dentali digitali.

L’impronta dentale è il negativo di un rilievo, necessita di un portaimpronte che si adatti all’arcata dentale e di un materiale fluido che si indurisca in bocca rilevando la conformazione dei denti.

 

Il tempo di indurimento di questo prodotto varia da 1 fino a 5 minuti, a seconda dei casi.

E’ in questa fase che il paziente può manifestare senso di vomito o senso di costrizione, con il conseguente rigetto a questo tipo di manovra.

Abbiamo avuto pazienti che prima di una seduta di impronte hanno assunto ansiolitici, per minimizzarne gli effetti.

È vero che già da 10 anni a questa parte numerose aziende si erano proposte di risolvere questo problema proponendo strumenti digitali che però non si sono rilevati affidabili: la precisione di una impronta è sempre stata il vero test e il vero termine di paragone anche in termini economici.

Dagli odontotecnici ai dentisti

Le impronte dentali digitali fanno ora parte dei grandi ed utilissimi cambiamenti che il digitale ha portato in questo ambito migliorando:

  • stoccaggio e richiamo dei dati
  • burocrazia
  • diagnostica (esami radiografici)

I laboratori odontotecnici, con il CAD CAM, hanno rivoluzionato la loro routine lavorativa potendo ora gestire in digitale il manufatto protesico sia nella progettazione (CAD), sia nell’esecuzione (CAM).

Si sono create di fatto nuove figure professionali e nuove aziende anche nell’ambito della fornitura di software e macchinari per il fresaggio  e lo stampaggio dei files.

L’unico tassello mancante in questa catena produttiva e l’ultimo ad esserne coinvolto è stato proprio il dentista. L’odontoiatra non può prescindere da quello che è il proprio valore aggiunto, cioè dalla propria manualità nell’esercizio quotidiano della propria professione.

E’ innegabile che un intervento chirurgico o la semplice otturazione non può esser eseguita da una macchina, ma vediamo come il digitale abbia cambiato il nostro modo di procedere.

 

Scanner dentali efficaci

Come funzionano gli scanner intraorali

Oggi, finalmente, abbiamo sul mercato degli strumenti veramente efficaci: gli scanner intraorali. Sono delle “penne” costituite da micro sensori che scannerizzano le arcate dentali fornendoci impronte dentali digitali estremamente precise.

Scannerizzare significa digitalizzarne le forme , i rilievi, la morfologia dei denti o di impianti, in maniera digitale e riprodurli in forma di immagini in un files.

Questa è una vera rivoluzione che aiuta il dentista nella routine e si collega al lavoro degli odontotecnici.

Passaggi operativi per la rilevazione delle impronte dentali digitali.

Il paziente accede in studio, il dentista esegue le cure, ad esempio protesiche, ma nel momento in cui si debba eseguire una impronta del lavoro fatto al fine della costruzione della protesi, ecco che si usa al posto di una impronta, lo scanner intraorale.

Al paziente viene passata questa penna sui denti e in pochi passaggi si ottiene la scannerizzazione della sua bocca.

Questa si può visionare immediatamente su un monitor per testarne la precisione e se tutto ok , con un click la si invia al laboratorio odontotecnico che inizia le fasi di progetto e sviluppo della protesi come avevamo già descritto.

 

impronte dentali digitaliPro e contro dell’utilizzo degli scanner intraorali

Per lo studio dentistico utilizzare le impronte dentali digitali significa un grosso risparmio di tempo e di materiali, non ultimo il confort per il paziente.

La contropartita sono i costi: oggi solo il 15% dei dentisti ha rivoluzionato questa procedura, in quanto gli scanner intraorali, per quanto veramente affidabili, hanno un costo ancora troppo alto e poco ammortizzabile nel tempo.

Si prevede che tra 5 anni, quando i prezzi scenderanno, la quasi totalità degli studi lo avranno a beneficio della clientela e della produzione digitale.

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